"C'è una de-presentazione che lavora il presente e senza di essa non potrebbe esserci alcun dispositivo. Tale de-presentazione ci porta a pensare una "virtuattualità" che prende il posto del "presente vivente". I dispositivi descritti da Foucault lavorano grazie alla forza di sostituzione della "presenza vivente" con simulacri: rappresentazioni, immagini, mappe, diagrammi, reti. In ogni istante e in ogni luogo in cui c'è un tele-dispositivo all'opera, esso disancora il presente vivente e lo restituisce mediato, cioè attraverso l'ausilio strumentale di un medium tecnico. Con una duplice conseguenza: non solo il presente restituito virtualmente è spettrale, ma non si può più pensare che vi sia un "presente vivente" come origine, fondamento e vita in quanto tali, che possa essere riguadagnato."
Raoul Kirchmayr: "New Media, dispositivi à double face" , Aut Aut n. 347