24.9.13

Shirin Neshat - Viennale 2013

Gli occhi della ragazza guardano lontano, il suo volto appare all'improvviso, dopo le onde. Sguardo inquieto, teso verso un punto dell'orizzonte lungo il filo del mare. Sulla spiaggia bianca compare un'altra figura, la ragazza inizia a correre ... É una silhouette inafferabile, una sagoma appena accennate, che si diluisce nelle sfumature del tempo. L'altra sagoma corre, la ragazza la insegue, entra in bosco, il tono del grigio diventa scuro, ci porta in un altrove, nel buio, il suono si fa impercettibile: un attimo e torniamo al rumore delle onde ... Lei è Nathalie Portman, le immagini sono Illusions &Mirrors, due minuti, pensati come un frammento di un progetto più ampio, (che la regista girerà nei prossimi giorni con il supporto di Dior) realizzati da Shirin Neshat per il trailer della prossima Viennale (24 ottobre-6 novembre), il festival austriaco tra i più sperimentali oggi. Filmato in bianco e nero, Illusions&Mirrors, si immerge in un'atmosfera allucinata, quasi un vagare sonnambulo che spinge la giovane donna protagonista. Direttore della fotografia è Darius Khondji, origini iraniane come Neshat, che ha illuminato tra gli altri anche Amour di Haneke. «Illusions&Mirrors - racconta l'artista iraniana - è un lavoro sul tentativo impossibile di catturare le ombre che appaiono sulle dune di una spiaggia deserta. Quando infine la ragazza arriva vicino a loro, in una casa vuota, vivrà un'esperienza sorprendente e molto disturbante». Aggiunge Shirin Neshat: «Questo piccolo film vuole anche essere un omaggio al bianco e nero del cinema muto dei surrealisti come Man Ray, Jean Cocteau, Luis Bunuel, e più tardi di filmmaker sperimentali straordinarie come Maya Deren. Dal punto di vista tematico rappresenta per per un punto di partenza molto importante, visto che si allontana dai miei soggetti socio-politici del passato, legati all' Iran e all'islam, per entrare in una dimensione universale e senza tempo».