18.9.13

Teodoro Andreadis Synghellakis: Ucciso Pàvlos Fìssas. Grecia: l'estrema destra uccide, è tragedia @ Huffington Post, 18 settembre 2013



C'era da aspettarselo, siamo arrivati alla tragedia. Ieri notte, un rapper di trentaquattro anni, Pàvlos Fìssasè stato aggredito e ucciso da un gruppo di neofascisti, ad Amfiàli, un sobborgo del Pireo.
Secondo le indagini della polizia si tratta, probabilmente, di elementi riconducibili al partito neonazista di Alba Dorata, "Chrysi Ayghì".
Prima che riuscisse a sbarazzarsi del coltello che portava con sé, è stato arrestato un quarantacinquenne che ha ammesso di appartenere all' ambiente dell' estrema destra e di essere l'assassino.
Fìssas è stato ucciso in un caffè bar dove si era recato per seguire una partita di calcio. Come riferiscono una serie di testimoni, sembra aver avuto un acceso scambio di vedute con il quarantacinquenne, che alla fine della discussione, secondo varie deposizioni, lo ha accoltellato.
Dopo le aggressioni contro gli extracomunitari, gli slogan contro i gay e le ronde notturne, Alba Dorata e i suoi simpatizzanti sembrano aver fatto quello che tutti temevano: arrivare, con pieno disprezzo della legge, a togliere la vita a un giovane di sinistra, membro del movimento "Antarsìa", noto per le sue posizioni contro le formazioni parafasciste e paranaziste.
Ora la polizia sta compiendo una serie di perquisizioni negli uffici di Alba Dorata e il ministro per l' ordine pubblico Nikos Dendias, usa toni molto duri: annuncia la riforma del codice penale per allargare il concetto di formazione di banda armata, descrive Alba Dorata come legata al passato oscuro del nazifascismo, un pericolosissimo nemico della democrazia. "Non rimarremo indifferenti", promette.
Come sempre, i responsabili di Chrysi Ayghì negano ogni tipo di responsabilità e si dicono estranei al tragico evento. Non si può non registrare, tuttavia, che si tratta di una strategia ben nota: cercare di non prendersi nessuna colpa e quando le prove sono tutte a loro carico, provare a passare dalla parte delle vittime.
Alba Dorata ha circa il 13% dell' intenzione di voto dei greci. La crisi economica ha esasperato gli animi, dando voce a elementi che credono nell' odio etnico, che pensano si debba "riconsiderare la personalità di Hitler", che inneggiano alla dittatura dei colonnelli, sono antisemiti, omofobi e ovviamente, anticomunisti.
Mi chiedo se siamo ancora in tempo per fermarli. Se approvando una legge che in qualche modo li metta al bando, si potrà riuscire a escluderli dal parlamento e, soprattutto, dalle piazze. Sondaggi ufficiosi dicono che il loro portavoce, Ilias Kassidiaris, che vuole correre alle prossime elezioni comunali come candidato sindaco di Atene, abbia conquistato, al momento, il 20% delle intenzioni di voto. E la notizia fa rabbrividire.
Non mi stancherò mai di ripeterlo: bisogna risolvere la crisi, far ripartire la crescita, abbandonare la logica dei ragionieri e avere una visione politica. Aiutare la Grecia, senza strangolarla, senza far schizzare sempre più in alto la percentuale dei disoccupati.
Solo cosi si riuscirà a battere gli estremismi, i deliri di Alba Dorata ed evitare altra barbarie, altri morti.