Dromologia, bolidismo e accelerazionismo marxista.
Frammenti di comunismo tra al-Khwarizmi e Mach
“E’ circa un quarto d’ora che l’FBI non mi affida una missione! Che gli è successo a ‘sto mondo di merda? Sono in ansia !!!!” - “E non sei contento? Siamo sposati da appena venti minuti!”
(Stefano Tamburini -Snake Agent)
"Esistono dati reali che confermano che la sopravvivenza della Terra è compromessa dagli abusi della razza umana. La proliferazione dei dispositivi nucleari, i comportamenti sessuali smodati, l'inquinamento della terra, dell'acqua, dell'aria, il degrado dell'ambiente. In questo contesto non le sembra che gli allarmisti abbiano una saggia visione della vita? E il motto dell'homo sapiens "andiamo a fare shopping" sia il grido del vero malato mentale?"
(Monologo del Dottor Peters - L'esercito delle dodici scimmie - Terry Gilliam)
"La filosofia non va veloce" (Gilles Deleuze - Nietzsche e la filosofia)
Acceleriamo!
Matteo Pasquinelli è un giovane filosofo cosmopolita che sta costruendo un proprio itinerario teoretico-speculativo del tutto eccellente e originale, tra Berlino, Londra e Amsterdam. E’ una delle figure di punta del movimento filosofico internazionale ‘accelerazionista’ nonché una delle menti più avanzate dell’area intellettual-politica che viene definita post-operaista. Ha curato, per le edizioni Ombre Corte, un’importante antologia di testi, Gli algoritmi del capitale, che compone in modo articolato lo ‘stato dell’arte’ non solo del pensiero ‘accelerazionista’ - di cui riporta il celebre Manifesto per una politica accelerazionista del 2013 di Srnicek e Williams - ma anche della ricerca sul tema ‘algoritmi e capitale’, spostando più in là la nota freccia nietzscheana dell'indagine filosofica. E’ da tempo che la teoria critica s’interroga sul rapporto esistente tra l’attuale modo di produzione e la componente ‘macchina soffice’ - l’algoritmo - che permette alla governance neo-liberista di attuare l’imponente sforzo di dominio che si estende su tutto lo Stato-Mondo, visto che, come afferma Wittgenstein, Die Welt ist alles, was der Fall ist, ‘il Mondo è tutto ciò che accade’. Per avere un quadro più completo dell’agonismo filosofico in corso, questa antologia di testi andrebbe letta con la coeva raccolta di Robin Mackay e Armen Avanessian, #Accelerate# (Urbanomic Media, Uk, 2014), con cui condivide alcuni saggi, e con il libro di Benjamin Noys Malign Velocities: Accelerationism and Capital (Zero Books, 2014). Quest'ultima opera si costituisce come una critica costruttiva molto serrata, sempre da sinistra, al movimento accelerazionista, da colui che in fondo ne ha coniato il nome, nell’anno 2010, riprendendolo da un racconto fantascientifico di Roger Zelazny, Lord of Light, del 1967. L’antologia di testi si divide in tre differenti sezioni: la prima, più politica, è dedicata al tema ‘Accelerazione e crisi’, la seconda, più teoretica, all’astrazione algoritmica, mentre la terza e ultima - la più debole, come vedremo, ma che acquista un suo senso ‘posizionale’ nel panorama italiano - indaga l’autonomia del Comune, e inserisce le presenti tematiche nel dibattito interno al pensiero post-operaista di matrice italiana. Ultima nota introduttiva: Pasquinelli e Avanessian hanno curato l’evento del 14 dicembre 2013, a Berlino, intitolato: Accelerationism. A Symposium of Tendencies in Capitalism. (segue QUI )
(Nota dell'editore: il testo completo si compone di 22 paragrafi che verranno pubblicati giorno per giorno, a partire da oggi)
Leggi o scarica QUI il frammento «accelerazionista» di Nietzsche nell'Anti-Edipo di Deleuze e Guattari
Picblog: Euthanasia Coaster by Julijonas Urbonas: Challenging the physical and psychological limits of the human body, this speculative design is intended to slowly ascend 1,700 feet into the air before launching passengers down seven loops at a mind-boggling speed of 330 feet per second. The roller coaster aims to give its riders a diverse range of experiences from euphoria to thrill, tunnel vision to a loss of consciousness and, eventually, to the end result: death.