FRATELLI MANCUSO
Enzo Mancuso canto, chitarra, baglama, violino, ghironda, sipsy
Lorenzo Mancuso canto, chitarra, harmonium, darabouka, campana tobolare
Mari notturni
Navigare, sappiamo, navigare e mai approdare.
Nelle voci penetranti di Enzo e Lorenzo Mancuso si avverte il respiro solenne della storia con gli innumerevoli intrecci e avvicendamenti culturali che hanno avuto come teatro la Sicilia.
Attraverso le loro voci si rinnovano le fatiche, le miserie, l’eroismo, la creatività di una gente orgogliosa della sua terra.
Le canzoni dei Fratelli Mancuso parlano così di antiche tensioni e presenti indignazioni civili, di ataviche oppressioni e dell’eterno desiderio di libertà sulle rotte del nostro mare, il Mediterraneo.
Un mare sempre più al centro di una vicenda umana e politica in cui si consuma, ogni giorno, la tragedia di donne, uomini e bambini che annegano a pochi chilometri dalle nostre coste.
In equilibrio tra poesia e canto, tra più recenti suggestioni autoriali e un più antico grido che promana dalle viscere di arcaici repertori polivocali, Mari Notturni allestisce una sorta di laica via crucis contemporanea per raccontare con i versi e le voci dei Fratelli Mancuso, alcune, tra le storie del mondo degli extracomunitari, che più hanno colpito le coscienze civili.
Enzo Mancuso canto, chitarra, baglama, violino, ghironda, sipsy
Lorenzo Mancuso canto, chitarra, harmonium, darabouka, campana tobolare
Mari notturni
Navigare, sappiamo, navigare e mai approdare.
Nelle voci penetranti di Enzo e Lorenzo Mancuso si avverte il respiro solenne della storia con gli innumerevoli intrecci e avvicendamenti culturali che hanno avuto come teatro la Sicilia.
Attraverso le loro voci si rinnovano le fatiche, le miserie, l’eroismo, la creatività di una gente orgogliosa della sua terra.
Le canzoni dei Fratelli Mancuso parlano così di antiche tensioni e presenti indignazioni civili, di ataviche oppressioni e dell’eterno desiderio di libertà sulle rotte del nostro mare, il Mediterraneo.
Un mare sempre più al centro di una vicenda umana e politica in cui si consuma, ogni giorno, la tragedia di donne, uomini e bambini che annegano a pochi chilometri dalle nostre coste.
In equilibrio tra poesia e canto, tra più recenti suggestioni autoriali e un più antico grido che promana dalle viscere di arcaici repertori polivocali, Mari Notturni allestisce una sorta di laica via crucis contemporanea per raccontare con i versi e le voci dei Fratelli Mancuso, alcune, tra le storie del mondo degli extracomunitari, che più hanno colpito le coscienze civili.