27.9.12

Bologna e Ferrara in festa per i cent'anni di Antonioni di Emanuela Giampaoli @ Repubblica, 27 settembre 2012



Bologna e Ferrara in festa per i cent'anni di Antonioni

di Emanuela Giampaoli
@ Repubblica, 27 settembre 2012,

I primi sono stati gli americani, che alla National Gallery di Washington hanno appena dedicato una retrospettiva al «più influente regista del secondo dopoguerra». Ora, nel centenario della nascita, anche Bologna e Ferrara celebrano Michelangelo Antonioni, che nella città estense nacque il 29 settembre del 1912. Da oggi e fino al 2013, sotto l’egida della Cineteca di Bologna, le due città ne ricordano il lavoro di cineasta, ma anche di pittore e scrittore: un ventaglio di iniziative curate dall’amico e collaboratore Carlo di Carlo e dal critico Dominique Païni, già direttore della Cinémathèque Française. 

Si comincia stasera alle 20 al Lumière (via Azzo Gardino, 65) con la retrospettiva “Grandezza e declino dell’umanesimo secondo Antonioni” e i primi cortometraggi del regista, da Gente del Po fino ai corti degli anni ‘90 introdotti dagli stessi curatori. «Opere fondamentali — osserva Carlo di Carlo — dove c’è già l’inconfondibile sguardo di Michelangelo, quello che si ritrova nei suoi sedici lungometraggi, nei documentari, nelle sue pitture. Uno sguardo difficile da definire perché sempre nuovo eppur riconoscibilissimo». Lo si ritroverà man mano (da venerdì 28 a domenica 30 settembre) in Cronaca di un amore, L’avventura, La notte e L’eclisse (1962), la celebre “trilogia dell’incomunicabilità”. «Una delle tante etichette che gli hanno appiccicato — riflette di Carlo — e di cui lui rideva», stereotipi che il programma del centenario tenterà di scardinare, una volta per tutte.

Di Carlo, che sta curando una biografia di Antonioni in uscita a dicembre nelle Edizioni della Cineteca, racconta come «fosse il contrario dell’immagine che ne è stata tramandata: una delle persone più spiritose che io abbia mai conosciuto, un buongustaio, un godereccio, uno sportivo, da giovane campione di tennis. Tra i progetti rimasti nel cassetto, aveva perfino un film comico con Totò, che non gli hanno lasciato fare, perché era diventato un mostro sacro».


Quel mostro sacro era nato a Ferrara e vissuto fino al 1929 in via San Maurelio 10: è lì che sabato, il giorno del suo compleanno, la sua città gli intitola una targa (alle 11.30) e la piazza, antistante il Conservatorio. Nel pomeriggio, dalle 15, nella Sala della Musica per «Antonioni Zoom» racconta il regista ai ragazzi, infine alle 21.30 all’Apollo, si proietta L’eclisse (ingresso gratuito). Quasi un anno di manifestazioni, che culmineranno, a primavera 2013, con la mostra su “Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti” a Palazzo dei Diamanti (dal 10 marzo). 

«Avremmo dovuto inaugurarla in questi giorni, ma a causa del sisma non è stato possibile — rivela di Carlo —: i musei che hanno prestato opere di Rothko, Pollock, De Chirico, Morandi, Burri e Vedova ci hanno chiesto di rinviarla. È una mostra importante, in attesa però che si faccia un museo per ospitare il patrimonio artistico del regista, donato a Ferrara da molti anni. Un luogo dove chiunque possa avere accesso a immagini, scritti, suggestioni di Michelangelo Antonioni. Se ne parla dal ‘95, non è stato ancora fatto».


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