Deleuze e i concetti del cinema
Sul rapporto tra cinema e filosofia, oggi sempre più analizzato e frequentato, Gilles Deleuze si era pronunciato già nella prima metà degli anni Ottanta, scrivendo due testi ancora oggi molto attuali e discussi. Soltanto la filosofia, egli afferma, può arrivare a «costituire i concetti del cinema stesso». Ripercorrendo questi concetti, dieci in tutto, ed evitando, come diceva lo stesso Deleuze, la doppia ignominia dell’eccessiva erudizione e di un’esagerata familiarità, questo libro intende ricostruire i contenuti e l’atmosfera del suo pensiero sul cinema. Senza rinunciare a proporre, a partire dalle categorie filosofiche deleuziane, letture di particolari autori e di film significativi.
Daniela Angelucci è ricercatrice di Estetica nell’Università di Roma Tre. Dal 2006 al 2010 ha insegnato Estetica e teoria del cinema nell’Università della Calabria. Collabora con l’Enciclopedia Italiana Treccani. Tra le sue pubblicazioni: Il visibile e l’irreale. L’estetica di Hartmann (Aesthetica, 1999), L’oggetto poetico. Conrad, Ingarden, Hartmann (Quodlibet, 2004), Estetica e cinema (a cura di, Il Mulino, 2009).
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