Antonio Tursi, Politica 2.0. Blog, Facebook, Wikileaks: ripensare la sfera pubblica, Prefazione di Stefano Rodotà, 2011, pp. 204, Isbn 9788857504988, Euro 16,00
Il campo nel quale si svolgono i confronti e gli scontri tra i diversi interessi sociali e che – da Habermas in poi – chiamiamo sfera pubblica è cambiato profondamente con l’avvento delle reti telematiche e ancor di più con l’emergere delle piattaforme del web 2.0. Quali sono i protagonisti, le dinamiche, i codici della sfera pubblica contemporanea? E questo cambiamento che impatto ha sulla nostra sfera privata?
“Questo libro è una continua messa a fuoco di problemi ineludibili, e così ci consegna anche una agenda culturale e politica né contingente né burocratica, che svela quale sia la dimensione della politica nella quale siamo immersi e con la quale dobbiamo misurarci. Seguendo questo itinerario, possiamo riscattarci dal riduzionismo che ci affligge, dalla segmentazione dei saperi che ci offre un ingannevole possesso specialistico e ci nega la forza della visione complessiva. Non è un caso che si parta dal corpo, e che da questo possesso del sé si dirami poi l’osservazione di dinamiche più generali”
(dalla prefazione di Stefano Rodotà).
(dalla prefazione di Stefano Rodotà).
Antonio Tursi (Cosenza, 1978) è dottore di ricerca in Teoria della comunicazione e senior fellow del McLuhan Program in Culture and Technology. Oltre che di politica, si è occupato del rapporto tra mezzi di comunicazione e arte. Tra le sue pubblicazioni: Estetica dei nuovi media. Forme espressive e network society, Milano, 2007; Dopo la democrazia? Il potere e la sfera pubblica nell’epoca delle reti, Milano, 2006 (curatore con Derrick de Kerckhove); Filosofie di Avatar. Immaginari, soggettività, politiche, Mimesis, Milano, 2010 (curatore con Antonio Caronia). Collabora con L’Espresso.